Opera prima del regista Spencer Susser (esordiente sul lungo ma che già si era fatto notare con il cortometraggio australiano I love Sarah Jane, piccola storia apocalittico/zombie che è possibile guardare interamente sul Tubo), “Hesher” è
un'esplorazione della perdita, un film ruvido e a tratti
divertente pur nella sua drammaticità di fondo; il tutto è condito da azioni un
po’ alla cazzo di cane, dialoghi molto scurrili accompagnati da musica tosta.
L’ambiente in cui è
immersa le pellicola è quello della white trash di provincia, la feccia bianca
americana, tra personaggi che si muovono in un clima da Grande Depressione, perfettamente
fotografato nella figura della Portman, cassiera che lavora 15 ore a settimana
e riesce a malapena ad arrivare alla fine del mese, una Portman in versione
occhialoni e capelli unti da sfigata. (Per quanto Natalie Portman possa
risultare sfigata, naturalmente…)
La
storia ha un incipit abbastanza inverosimile: uno squatter metallaro e piromane si stabilisce a casa tua, a guardare porno via
cavo e fumare marijuana, tutto questo senza che nessuno faccia qualcosa per
mandarlo a cacare (sebbene quel qualcuno
in questo caso siano l’anziana e dolce nonnina sulla via della demenza senile e
il padre Paul depresso che non riesce a muovere il culo dal divano in cui è
sprofondato da mesi).
Ma al di là di questo, la storia ha un senso e
porta con se un messaggio profondo se pur banale: lasciare alle spalle l’apatia
del dolore e andare avanti.
To Move on, dicono gli americani popolo che adora le
metafore.
Il fatto che latore di questo messaggio
sia uno che fa quel cazzo che gli pare dalla mattina alla sera, che da fuoco
alle macchine e lancia molotov alla polizia come se fossero coriandoli, è
strano e allo stesso tempo divertente. Il risultato è che il film riesce ad essere più
introspettivo di quanto non si possa pensare a prima vista e forse anche più
profondo di quelle che erano le intenzioni iniziali.
Gordon-Levitt di solito ha sempre interpretato personaggi
normali di storie più che ordinarie: il classico bravo ragazzo; ma vederlo in
queste condizioni coi capelli lunghi, la barba sfatta, tatuato fino al buco del
culo, fa effetto. Comunque il ragazzo è bravo davvero
L’attore si è ispirato
al defunto bassista dei Metallica, Cliff Burton, per entrare meglio nella
parte
Capitolo colonna
sonora: brani tratti da Kill ‘Em All, Muster of Puppets e Ride The Lightning, e qualcosina anche dei Motorhead
(oltre alla maglia del protagonista)
Me lo guardo appena scaricato e poi dico la mia qui sul tuo bel post. Vedrò se dirti grazie della dritta :-)
RispondiEliminaNiente grazie. Non mi è piaciuto molto. Anche se hai ragione sul lato introspettivo del film.
RispondiElimina"mentre stavo cagando ho guardato il mio scroto [...] e mi sono accorto del mio coglione destro. Dio o quel diavolo rosso mi aveva lasciato il coglione destro, e funzionante. E mi funziona anche l'uccello"
Questa interpretazione del "To Move On" però mi è piaciuta. E ho riso nella scena della piscina. Citazioni da Star War.