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venerdì 20 luglio 2012

Lo stile di vita della ritmica del basso

La voglia di scrivere questo post mi è venuta poco fa mentre facevo la mia oretta di corsa dopo il lavoro. Correre mi piace e mi riesce anche bene, ma non ci riuscirei così bene se non ascoltassi musica mentre lo faccio. Per me ascoltare musica mentre faccio sport è il vero doping.
Non mi ritengo un grande conoscitore di musica, non ne parlo mai come un esperto, non vado alla ricerca di gruppi nascosti o marginali o dimenticati anche se con grandi capacità e una più o meno grande storia alle spalle. Se mi si consigliano li ascolto volentieri e se mi piacciono possono anche iniziare ad avere un posto fisso nei miei vari "somministratori musicali". Insomma questo per dire che non sono un sofisticato della musica, sono semplicemente uno che ne ascolta tanta, ogni momento della giornata che posso dedicarle lo spendo con le cuffie nelle orecchie, mai in macchina con lo stereo spento, mai sul cesso con l'mp3 spento, mai addormentarmi senza un sottofondo, mai uscire di casa la mattina senza un paio di canzoni ascoltate mentre mi vesto. Però no, non sono un esperto.
Quindi John Doe mi perdonerà se in questo post parlerò di un artista che amo molto e che dai presunti "professionisti" del settore è sempre rilegato all'angolo di chi non fa vera musica.
In realtà non voglio parlare direttamente di lui, non ce n'è bisogno, è molto conosciuto, ma voglio parlare dello stile di vita che fa nascere e praticare con le sue canzoni.
L'artista in questione è Lorenzo Cherubini conosciuto sin dagli anni '80 con il nome di Jovanotti.
Le sue canzoni vengono passate alle radio, dei suoi video è pieno il Tubo, c'è un grande muoversi intorno alla sua figura, scrive su Facebook e su Twitter, insomma non è uno che vuole fare l'artista nella sua torre d'avorio. Questo può e non può piacere.
A me non interessa quello che gira attorno al suo lavoro e alla sua musica a me interessa che continui a fare album, in genere ne fa uno ogni 2 anni e provo a spiegarvi perchè.
Quello che Lorenzo delinea con i suoi pezzi è secondo me uno stile di vita. Uno stile di vita che io ho fatto mio con grande piacere e soddisfazione. Voglio dire che è anche grazie a lui che ho percorso 1000 Km a piedi in terra straniera solo ma senza la minima paura o difficoltà. Ho imparato il piacere del viaggio anche da lui, dalle sue avventure in bici in Patagonia, Armenia, Iran ecc, dai suoi viaggi in Amazonia, NY e chi più ne ha più ne metta. C'è chi potrebbe dire: beh, con i suoi soldi li farei anche io.
Non è così semplice, perche viaggiare non è solo partire da un posto e arrivare in un altro, è vivere il viaggio fino a quel posto come fosse quello lo scopo, è mantenere la propria identità ma mischiarsi alle persone che si trovano non come se fossi uno di loro, perche evidentemente non lo sei, ma come uno che rispetta profondamente tutto ciò che è vario, bello o brutto e differente da se e da quello che si aspettava. E poi quella dei soldi è un stronzata, ci vogliono solo due gran palle, grande organizzazione e una gran voglia di vivere, me vivere veramente, per gitrare l'Iran e l'Armenia in bici e in solitaria. E poi non tutti sono in grado di fare i soldi diventando un cantante famoso. Quindi anche quello è un merito.
Ho anche imparato l'amore per le cose semplici, per le cose che necessitano tempo per realizzarsi e completarsi. E' anche grazie a lui se ho smesso di fumare e dopo 2 anni sono abbastanza sicuro di non ricaderci. E' anche grazie a lui che mi piace fare sport, sudare, mettere alla prova il mio corpo "con il sudore come un diamante sul sopracciglio".
Lorenza canta l'amore per la sua donna che subito diventa amore la mia donna, canta l'immensità del mondo e la microscopicità dell'uomo ma allo stesso tempo fa dell'uomo il creatore di un grandissimo universo rispetto al quale il mondo è un granello di sabbia.
Si, a volte canta di banalità, ma sono banalità messe lì bene e che è bello sentirsele dire ogni tanto, con quelle parole e con quella ritmica.
Fa venire voglia di piantare alberi, di guardare tramonti, di prendere aerei, di dire ti amo alla tua donna fissandola negli occhi, di ballare, di avere dei figli, fare colazione a casa con cornetti caldi e giornale, di correre sulla muraglia cinese, di scalare montagne, di andare in bici nei boschi, di prendere il vento in faccia, di condividere lenzuola calde e pulite, di piangere, di ridere, di saltare e di spiccare una corsa in salita, di chiudere gli occhi e aprire le braccia. E' musica che allontana tutto quello che fa male, che contrasta in se gli sballi artificiali (tutta la droga del mondo non vale un grammo della mia adrenalina), che allontana la tristezza (la tristezza è un ricatto, è il delitto perfetto, che fa vittime più della peste e non desta sospetto), fa bene all'anima e al corpo. Spesso non sono totalmente in sintonia con certi suoi punti di vista, tipo quello sul progresso ma non mi importa. Alla fine ti insegna anche che le differenze tra persone rendono tutto più frizzante.
Ascoltatelo senza pregiudizi, non importa quello che pensate della sua immagine o del modo in cui fa il suo lavoro. Ascoltarlo magari mentre si corre o si affrontano periodi difficili, da forza e a volte inganna anche la ragione  di chi come me non si definisce proprio un ottimista.

P.S. C'è sempre poi chi ama lo sballo artificiale, il farsi male, il non volersi bene e credere che sia giusto così. Con queste persone mi scuso, questo post non è per loro. 

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